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  • karimhabib

È arrivato un cucciolo in casa

Il momento in cui un nuovo cucciolo arriva in casa rappresenta una grande novità per tutti, densa di forti emozioni.

A prescindere dalla situazione che il piccolo si lascia alle spalle, che può essere la più disparata, sia che abbia ricevuto tutte le dovute cure parentali dalla madre o che, al contrario, provenga da situazioni di grave disagio ambientale e fisico, sarà più o meno disorientato e richiedente attenzioni e rassicurazioni.

È opportuno armarsi di pazienza e di buon senso concedendogli i suoi tempi per adattarsi alla nuova situazione e prendere a poco a poco confidenza con l’ambiente circostante.

Normalmente dei cuccioli correttamente svezzati vengono ceduti tra il secondo ed il terzo mese di vita, partendo dal presupposto che maggiore sarà il tempo trascorso con la madre ed i fratelli, migliore sarà il loro equilibrio e la capacità di fronteggiare le nuove esperienze e di comportarsi in modo adeguato alle circostanze.

Accertato lo stato di buona salute tramite un esame clinico veterinario, assegnata al cucciolo una dieta ottimale in base al peso corporeo stimato che raggiungerà da adulto, alla sua età attuale, considerando anche eventualmente specifiche esigenze, sarà necessario eseguire un esame delle feci per evidenziare la presenza di potenziali parassiti intestinali.

A tal proposito è bene puntualizzare che nella maggior parte dei casi, a meno che non sia in atto una infestazione davvero massiccia, i parassiti che vivono nell’intestino del cane o del gatto, non si vedono ad occhio nudo e per questo motivo ne vanno ricercate al microscopio le uova dopo aver “lavorato” le feci.

Se positivo a tale esame, il cucciolo verrà sottoposto a sverminazione con terapia farmacologica mirata.

Di estrema importanza è il protocollo vaccinale, comprendente un primo intervento a 60 gg di vita e successivi richiami.

Solamente al termine dello schema vaccinale il cucciolo sarà fornito di una immunità efficace e protettiva nei confronti delle più comuni malattie infettive.

In ultimo, in ottemperanza alla legge contro il randagismo, sarà necessario fornire il cucciolo di microchip e provvedere all’iscrizione presso l’anagrafe canina di competenza territoriale.


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