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  • karimhabib

Leishmaniosi: facciamo il punto

Proteggere i nostri cani dalla Leishmaniosi canina diventa ogni anno più importante. Ciò è stato evidenziato dallo studio "Leishmania 2020", coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità e dal Dipartimento di Medicina Veterinaria di Napoli, nel quale sono state monitorate ampie zone del Nord Italia, come la Valle D'Aosta, il Piemonte, la Lombardia e il Triveneto.


Tale studio risponde all'esigenza di aggiornare le ormai obsolete informazioni possedute fino a questo momento sulla presenza della Leishmaniosi canina sul suolo italiano (risalenti infatti al 2010).


I risultati appaiono allarmanti: in tutte le regioni oggetto di studio sono state identificati nuovi focolai endemici. Ciò vuol dire che i vettori della malattia, i flebotomi (o pappataci), si stanno espandendo in tutte le aree interessate dalla ricerca.

Questo può essere imputato all'innalzamento delle temperature registrati negli ultimi anni e al maggior movimento di cani tra regioni, sopratutto nei periodi di ferie estive.

Infatti il periodo critico si colloca nei mesi primaverili ed estivi, in particolare tra aprile e ottobre.

La Leishmaniosi può permanere in uno stato silente per diversi anni nell'animale, senza che si manifestino segno clinici, impedendo di fatto una diagnosi precoce. Inoltre al momento non esiste una vera e propria cura per questa malattia, ma solo terapie in grado di rallentarne gli effetti.

Alla luce di ciò la prevenzione assume un ruolo di estrema importanza ed è effettuabile tramite:

  • l'applicazione di repellenti attivi, sotto forma di collari o spot-on,

  • la somministrazione dei vaccini ad oggi disponibili.

Nonostante non esistano sintomi univoci caratteristici della malattia, quelli più frequenti sono:

  • perdita di pelo,

  • dimagrimento,

  • aumento di volume dei linfonodi,

  • perdita di sangue attraverso il naso

  • letargia

  • pallore delle mucose

  • poliuria (aumento nella produzione di urine) e polidipsia (aumento della sete)


Nel caso in cui si notino questi sintomi, in special modo se si è residenti in una delle aree interessate maggiormente dalla Leishmania, è consigliabile rivolgersi prontamente ad un medico veterinario per eseguire accertamenti.

Fonti:

  • Intervista ai responsabili del coordinamento scientifico nazionale di Leishmania 2020: Prof Luigi Gradoni e al Prof. Gaetano Olina, disponibile al seguente link: https://youtu.be/SLm-2K7mY_c

  • Prevenzione e controllo della leishmaniosi in Italia, Ministero della Salute. 14 ottobre 2020

  • Leishmaniosi canina: un problema in continua espansione, Vet Journal. 29 maggio 2020


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