top of page
  • karimhabib

Cosa sono i forasacchi e perché sono un pericolo per i cani

La stagione primaverile, portatrice di giornate più lunghe e temperature più miti, può giustamente indurci a fare lunghe passeggiate nella natura con il nostro cane. Sono diversi però i potenziali pericoli che questo periodo dell'anno comporta, primi fra tutti i forasacchi e le processionarie (leggi l'articolo qui: "la processionaria, un pericolo per i nostri cani"). Con il termine "forasacchi" ci si riferisce ai semi di alcuni tipi di graminacee selvatiche. Queste sono piccole spighe, innocue finché sono verdi, ma che risultano pericolose una volta seccate, in quanto tendono ad irrigidirsi e impigliarsi molto facilmente nel pelo degli animali.

Osservati singolarmente i forasacchi appaiono appuntiti come piccole lance. La loro superficie è caratterizzata da minuscoli uncini che gli permettono di avanzare solo in avanti. Questa caratteristica è essenziale per la sopravvivenza della pianta, in quanto spinge il seme a fondo nel terreno prima di germogliare. Ciò, però, risulta anche la chiave della pericolosità per i nostri cani. I forasacchi, infatti, sfruttando i movimenti dell'animale, avanzano fino alla cute, perforandola.

I forasacchi possono penetrare diverse parti dell'animale e in ogni caso è possibile osservare comportamenti caratteristici messi in atto da quest'ultimo. In particolare le zone più esposte sono:

  • naso: il cane fiutando potrebbe inavvertitamente aspirare un forasacco. In questo caso comincerà a starnutire molto violentemente. Nella maggior parte dei casi è possibile assistere alla fuoriuscita di sangue dalle narici.

  • Orecchie: il cane tenderà a scuotersi ripetutamente, a tenere la testa inclinata da un lato e a grattarsi le orecchie.

  • Zampe: una zona molto comune per le penetrazioni dei forasacchi sono gli spazi interdigitali o i cuscinetti. In questo caso si assisterà a zoppia e tendenza a leccare la zampa interessata.

  • Occhi: i forasacchi possono infilarsi nel sacco congiuntivale o sotto la terza palpebra (una membrana presente solo in alcune specie di animale, assente nell'uomo). In questi casi si assisterà ad una persistente e intensa lacrimazione dell'occhio. Se non rimosso, il forasacco può causare gravi cheratocongiuntiviti ed ulcerazioni corneali, fino ad arrivare alla perforazione oculare.

  • Cute: potenzialmente qualsiasi punto può essere interessato da una penetrazione da parte del forasacco, che, come già detto, una volta impigliato nel pelo, avanzerà fino a penetrare nella cute. In questo casi si osserverà gonfiore nella parte interessata. In alcuni casi sarà ancora visibile il buchino (fistola) provocato dal corpo estraneo dal quale fuoriuscirà pus.

Altre zone che possono essere interessate:

  • zone perianali: i forasacchi possono penetrare attraverso gli sbocchi delle ghiandole perianali (sacchi paraanali) o nelle piega alla base della coda.

  • Prepuzio e vulva: nell'atto di orinazione i forasacchi possono interessare queste aree. Nel caso dei cani maschi si osserverà gonfiore nell'area colpita, eventualmente con presenza di pus. Nel caso di cani femmina il forasacco potrebbe intraprendere due strade diverse:

    • in un caso potrebbe infilarsi nella vagina arrivando potenzialmente fino all'utero. Ciò provocherà scolo purulento;

    • nel secondo caso potrebbe infilarsi nella piega cutanea posta subito davanti alla vulva.

Nel caso in cui si sospetti la presenza di uno o più forasacchi è necessario allertare prontamente il proprio veterinario. La rimozione del forasacco è un'operazione delicata che richiede competenza e una strumentazione adeguata. Cercare di rimuovere il forasacco autonomamente, magari tirandolo da una piccola parte esposta, potrebbe provocare la rottura dello stesso, portando ad una rimozione parziale.


È possibile adottare alcuni accorgimenti per ridurre e prevenire lesioni da forasacchi:

  1. evitare di condurre il cane in zone con erba alta (nel proprio giardino è consigliabile tagliare spesso l'erba ed evitare di farla seccare)

  2. spazzolare e ispezionare il proprio cane con cura dopo le passeggiate, facendo particolare attenzione alle aree sopra descritte.

Fonti:


Comments


bottom of page